Lo studio di documentari videoludici giapponese Archipel ha pubblicato un nuovo video dietro le quinte con la collaborazione dell’acclamato sviluppatore indie 17-BIT (GALAK-Z, Skulls of the Shogun), offrendo un primo sguardo sulla prossima avventura survival VR dello studio, Song in the Smoke. Una versione ridotta del documentario di nove minuti, The Call of Nature, è stata trasmessa in anteprima durante l’Upload VR Showcase, mentre qui è possibile visualizzare la versione completa:
In arrivo per PlayStation®VR, Oculus Quest e Oculus Rift nel corso di quest’anno, Song in the Smoke immerge i giocatori in un misterioso mondo preistorico e pieno di creature insolite, in cui dovranno creare oggetti, esplorare, cacciare e lottare per cercare di sopravvivere.
Song in the Smoke utilizza la realtà virtuale al suo massimo potenziale, consentendo ai giocatori di identificare le minacce circostanti sfruttando udito, vista e olfatto. Usa lo scenario a tuo vantaggio e insegui le tue prede nell’erba alta. Comandi VR davvero intuitivi ti consentono di scagliare un colpo perfetto con il tuo arco, ma fai attenzione alle creature che potrebbero darti la caccia, oppure dovrai combattere per la tua vita con clave, bastoni o qualsiasi altra cosa che riuscirai a ottenere.
Con la grafica creata dal famoso illustratore Katsuya Terada (The Legend of Zelda, Blood: The Last Vampire, The Monkey King), Song in the Smoke dà vita a un’ambientazione selvaggia e primordiale assolutamente unica. In parte gioco di sopravvivenza e in parte avventura misteriosa, grazie a creature fantastiche e scenari stilizzati, Song in the Smoke conferisce un tono inquietante e ultraterreno a un’esperienza ricca di azione e molto personale.
“Song in the Smoke è un notevole passo avanti rispetto al nostro primo titolo”, ha dichiarato il fondatore e responsabile creativo di 17-BIT, Jake Kazdal. “Quando ho provato per la prima volta la VR, sono rimasto subito colpito dalla sua immersività e mi ha aperto un intero nuovo mondo di possibilità. Ho sempre voluto esplorare la natura con la sua travolgente combinazione di splendore e pericolo, dove ti viene costantemente ricordato quanto sia vasto il mondo e quanto siamo piccoli al suo confronto. Con l’esperienza avvolgente della VR, ho capito di poter davvero realizzare un mondo che catturasse questa splendida sensazione di vitalità, in cui nulla è preconfezionato e tutto sembra organico. Song in the Smoke è il risultato di tutto questo.”