Valve ha annunciato Artifact, un TCG ispirato all’universo di DOTA 2. Questa notizia ha lasciato di stucco il pubblico che magari si aspettava (e probabilmente voleva) un sequel di Half Life o di Portal. La scelta è sorprendente non solo perché i nuovi capitoli sono attesi e desiderati dalla community ma anche perché il mercato offre già titoli di spicco. Non possiamo tralasciare infatti Hearthstone, il titolo dominante di casa Blizzard, Gwent e Magic Arena.
Generalmente parlando, stando a quei pochi dettagli che trapelano dalla closed beta, apprendiamo che Artifact prevede scontri 1v1 su tre tavoli chiamati lane. Ogni lane possiede una torre con 40 punti vita. Chi riesce a distruggere due torri o una torre e un Antico (che emergerà per rimpiazzare la torre distrutta) si aggiudica la vittoria. Le lane hanno la loro riserva di Mana. Questa parte da 3 e viene incrementata di 1 ad ogni turno. È possibile ottenere un effetto Ramp utilizzando le giuste carte.
A differenza di Hearthstone, su Artifact non sarà essenziale giocare dei minion per raggiungere la vittoria. Sceglieremo 5 dei 44 eroi dell’universo DOTA 2 (più altri nuovi), saranno loro a compiere l’impresa. A dar fastidio ai nostri campioni vi saranno dei minion che emergeranno nelle varie lanes. Ucciderli ci permetterà di guadagnare dei soldi da spendere su oggetti ed equipaggiamenti da utilizzare nei vari turni di gioco per potenziare i nostri eroi. Se uno dei nostri eroi dovesse morire, questo tornerà in vita al round successivo. L’unica eccezione è data dall’eroe verde, il quale possiede l’abilità di rientro rapido. Il mazzo sarà formato da 40 carte suddivise per la maggior parte in spell o piccole creature da buttare in mischia, espressione non casuale dato che non potremo controllare direttamente gli attacchi. Potremo includere nel nostro mazzo al massimo 3 copie per ogni carta. Le carte sono a sua volta suddivise in quattro colori: rosso, verde, nero e blu. Come per Magic, ogni colore ha la sua caratteristica che si associa al tipo di carta (un tema, praticamente). Per giocare delle carte, è necessario avere l’eroe del colore corrispondente. Alcune carte potranno essere giocate solo ed esclusivamente in una sola board mentre altre possono essere giocate in tutte. La partita è strutturata in tre round. All’inizio del gioco, i nostri primi 3 eroi saranno mandati nelle 3 lanes insieme a dei piccoli mob. Dopo ogni round , altri due mob emergeranno dal lato di ogni giocatore.
A giudicare da quanto appreso, Artifact si propone di lanciare un nuovo modo di giocare i TCG. Queste meccaniche di farming e upgrade ricordano molto i moba e l’idea di mischiare le caratteristiche dei due generi è piuttosto intrigante. Il gioco non sarà F2P ma nemmeno un pay-to-win. Valve infatti implementerà un sistema di scambio nel marketplace di Steam. Inizialmente, Artifact arriverà su PC e, successivamente, su iOS e Android nel 2019. Qualche dettaglio in più potrebbe arrivare (si tratta di un’ipotesi allo stato puro) ad Agosto durante l’International (il torneo annuale di DOTA 2).
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