Ha segnato un’epoca, e dagli egittologi è equiparato per importanza e longevità alla Regina Vittoria del Regno Unito. Ramses II è diventato leggendario, e ora gli studiosi ne hanno ricostruito il volto. Ecco quale era il suo aspetto.
Il suo è stato un regno lunghissimo, durato circa 67 anni, e la sua influenza è arrivata fino ai giorni nostri. Il faraone Ramses II è morto alla veneranda età di 90 anni, un vero primato, per l’epoca, e ha lasciato uno stuolo di mogli e eredi. Su di lui sono stati scritti saggi e romanzi, cercando di cogliere il carattere di questo sovrano affascinante, che sapeva essere anche molto egoista.
Figlio di Seti I e di Tuya, ebbe la bellezza di 100 figli, e è ricordato oggi non solo per i monumenti faraonici lasciati in eredità, ma anche per avere avuto il regno più grande, dalla Siria alla Nubia. A lui si devono i templi di Abu Simbel e le statue a Luxor, tra i monumenti egizi più noti e conosciuti. Ma Ramses II aveva dalla sua anche una certa disinvoltura nel raccontare le battaglie da lui e il suo esercito sostenute: in parole povere, mentiva spesso e volentieri, millantando successi quando in realtà non ce n’erano. Per decenni gli studiosi si sono domandati quale fosse il suo aspetto e oggi, finalmente, grazie alle nuove tecnologie, è possibile saperlo.
Ricostruito dagli egittologi il volto del faraone Ramses II: un fascino senza tempo
Vissuto dal 1303 al 1213 a.C., Ramses salì al potere nel 1279 a.C., in seguito alla morte del padre Seti. La sua mummia venne scoperta nel 1881, in un nascondiglio di tombe reali, traslata dalla sua originale sepoltura nella Valle dei Re. Ora si trova nel Museo della Civiltà Egizia de Il Cairo, e proprio grazie ai suoi resti gli studiosi sono stati in grado di ricostruirne il volto.
Il risultato è stato sorprendente. Il sovrano era un giovane di bell’aspetto, dai capelli chiari e gli occhi scuri profondi, dall’espressione volitiva. Già in passato gli egittologi ne avevano ricreato l’aspetto in 3D, e le sue fattezze risultano pressoché identiche. Come già accaduto per altri personaggi storici del passato, anche il faraone ora risulta più “umano”, alla portata di chi, vedendo le sue statue autocelebrative, pensava di essere di fronte a un essere quasi mitologico.
Esattamente, va detto, quello che Ramses II sperava di ottenere, con le sue sculture giganti, lui che si autodefiniva, con molta modestia, “figlio di Ra”, ovvero del Dio Sole, giusto per non smentire la sua fama di megalomane. E dire che il suo vero aspetto non aveva nulla da eccepire, anzi!